Ciudades-frontera en el umbral de la Edad Moderna: Nápoles y Costantinopla en la literatura española del Siglo de oro

Sánchez García, Encarnación (2009) Ciudades-frontera en el umbral de la Edad Moderna: Nápoles y Costantinopla en la literatura española del Siglo de oro. In: Topographica. Studien und Texte zu kulturellen Räumen in Europa. Ludwig, Kiel, pp. 185-206. ISBN 978-3-86935-007-3

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Abstract

La frontera come uno degli oggetti simbolici più importanti delle nuove culture ibride che si sono andate affermando in Occidente ed in certi ambiti dell’Oriente asiatico negli ultimi decenni può essere studiata nel suo ruolo letterario attraverso testi delle letterature occidentali che le hanno dedicato una attenzione retorica a partire dal Rinascimento. Il lavoro si occupa del tema della frontiera e della sua funzione letteraria collegandolo alla presa di coscienza delle nazionalità e più in concreto alle dinamiche storiche della Spagna nella prima Età Moderna. Il ruolo di Napoli e di Costantinopoli come città-frontiera viene indagato appoggiandosi ad una serie di testi in castigliano scritti tra la fine del secolo XV e lungo tutto il XVI.

Tipologia del documento:Contributo in un libro
Parole chiave:Ibridazione culturale e valore simbolico della frontiera. Frontiera come simbolo di distanziamento. Napoli frontiera di Occidente a partire dal XV secolo. Costantinopoli/Istanbul, città-frontiera. “Cuestión de amor” (Valencia, Diego Gumiel, 1513). “Viaje de Turquía” (1557 c.). “Planctus” (Traduzione veneziana del “Lamento” di Ducas sulla distruzione di Costantinopoli).
Settori scientifico-disciplinari del MIUR:AREA 10 - Scienze dell'antichita' / filologico letterarie e storico artistiche > LETTERATURA SPAGNOLA
Codice identificativo (ID):455
Depositato da:Prof. Encarnación Sánchez García
Depositato il:11 Feb 2011 09:54
Ultima modifica:11 Feb 2011 09:54

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