Archivio Filangieri

Gaetano Filangieri (Napoli, 1824-1892), principe di Satriano, nipote dell'omonimo autore della Scienza delle legislazione, fu personaggio di spicco della vita culturale napoletana della seconda metà dell'Ottocento. Tra gli organizzatori della Mostra dell'arte antica napoletana del 1877 e membro della Commissione municipale per la conservazione dei monumenti patrii, ricoprì la carica di presidente del comitato promotore per l'istituzione a Napoli di un Museo Artistico Industriale e fu il fondatore del Museo Civico che porta il suo nome. Negli ultimi anni di vita, sollecitato da queste esperienze, promosse una massiccia campagna di scavo archivistico, finalizzata alla costruzione, su solide basi scientifiche, di una storia dei monumenti napoletani, mal conosciuti a causa della lacunosa e aneddotica storiografia artistica meridionale e minacciati nella loro stessa esistenza dall'incuria e dalla cattiva amministrazione.

La ricerca confluì nei Documenti per la storia, le arti e le industrie delle provincie napoletane, sei volumi pubblicati tra il 1883 e il 1891, recentemente riproposti in edizione anastatica (2002) e ancora oggi strumento imprescindibile per la conoscenza e lo studio dell'arte a Napoli e nel Mezzogiorno, con particolare riguardo ai secoli XV e XVI. Interrotta la pubblicazione per la morte dell'autore (1892), l'impresa era però tutt'altro che conclusa. Tra le carte del principe, conservate nell'archivio e nella biblioteca del Museo Civico Filangieri, restavano circa 1400 trascrizioni di documenti che avrebbero dovuto trovare posto nel seguito dell'opera. Parte di questo materiale era stato pubblicato nei Documenti solo in forma di regesto, ma i testi integrali, con tutta la massa di informazioni che in essi sono contenute, erano rimasti inediti. L’importanza delle trascrizioni meritoriamente fatte eseguire a suo tempo da Filangieri è stata accresciuta anche da un tragico evento, la distruzione dei documenti originali nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Il progetto di pubblicare le trascrizioni nell’OPAR (Open Archive) di Ateneo non si pone soltanto l'obiettivo di integrare e proseguire il lavoro intrapreso a suo tempo dal Filangieri nei sei volumi dei Documenti ma, sviluppando una pionieristica idea del principe, intende rappresentare l'avvio di un'auspicabile pubblicazione sistematica in rete delle carte di interesse storico-artistico conservate negli archivi napoletani. Il primo blocco di trascrizioni fruibili online copre un arco cronologico che va dal documento più antico reperito (1384) a tutto il periodo aragonese (1503); successivamente saranno pubblicate le carte di epoca vicereale.

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